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Superbonus, sbloccare i crediti è una emergenza

È della massima urgenza sbloccare la cessione dei crediti derivanti dallo sconto in fattura per i bonus dell’edilizia. La situazione è da allarme rosso. Circa 8 miliardi di euro che ingolfano da troppo tempo i cassetti fiscali delle imprese. Quasi 40mila imprese della filiera con lo spettro del fallimento, 100mila cantieri a rischio blocco e un milione di cittadini nel caos.

L’esempio virtuoso dell’artigianato edile altoatesino

CNA-SHV insiema a lvh.apa e alle quattro sigle sindacali altoatesine ASGB, UIL, CISL e CGIL hanno sottoscritto di recente un importante accordo in tema di Elemento variabile della retribuzione (EVR).

Quando si parla di EVR, ci si riferisce in particolare ad un premio di produzione previsto da determinati contratti collettivi. Sulla base di quattro parametri ogni anno si effettua la verifica e si stabilisce se il contributo debba essere versato oppure no. Dopo che nel settore dell’artigianato edile gran parte dei parametri in oggetto è stato valutato positivamente, il comparto ha deciso di procedere al pagamento dell’Elemento variabile di retribuzione per quest’anno.

Superbonus e SOA: incertezze nell'applicazione delle nuove norme in vigore

Dallo scorso 1° gennaio 2023 le imprese coinvolte in lavori edili per importi superiori a 516 mila euro che usufruiscono di incentivi fiscali (superbonus, ecobonus, bonus ristrutturazioni, ecc.) devono essere in possesso della certificazione SOA, pena la decadenza del bonus fiscale. Questa la sostanza della novità introdotta con il Decreto Legge 21/2022, che prevede un'applicazione graduale del nuovo regime: fino al 30 giugno 2023 sarà suffciente dimostrare di aver avviato la pratica per l'ottenimento della certificazione SOA con un organismo di attestazione, mentre dal 1 luglio 2023 sarà richiesta la certificazione vera e propria.